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La parità di genere rappresenta una delle sfide più significative dei nostri tempi. Nonostante i grandi passi in avanti e i progressi fatti negli ultimi anni, la parità di genere è, purtroppo, un traguardo lontano da raggiungere, soprattutto in alcune parti del mondo. Il concetto di parità di genere va ben oltre quella narrazione parziale relativa all’uguaglianza uomo-donna. Abbraccia, infatti, il principio della piena parità dei generi, la garanzia delle pari opportunità, la cultura del rispetto affinché tutti possano effettivamente godere degli stessi diritti in ogni singolo aspetto della vita economica, sociale e politica. Il riconoscimento di questa sfida globale è stato sancito dalle Nazioni Unite che lo hanno inserito negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 mirando ad una società più equa e giusta attraverso l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e attraverso la garanzia delle pari opportunità nell’istruzione, nel mercato del lavoro e in ambito politico. La parità di genere, prevista dal goal 5 dell’Agenda 2030, rappresenta un valore centrale e fondamentale, un obiettivo prioritario che è possibile realizzare solo attraverso azioni e politiche volte alla promozione della leadership, dell’empowerment ed al contrasto degli stereotipi di genere.

Il percorso verso la parità di genere è stato segnato da importanti battaglie che le donne hanno intrapreso per riscrivere una storia che per secoli è stata caratterizzata da disparità e discriminazioni sistematiche. Il processo di riconoscimento dei diritti delle donne quali diritti umani ha segnato un passo decisivo verso l’emancipazione contribuendo all’inserimento della rappresentanza femminile in ogni ambito sociale e professionale. Donne eccezionali si sono affermate in ogni campo: dalla scienza alla politica, dalla magistratura all’economia, sfidando gli stereotipi di genere e riscrivendo la storia. Tuttavia, in particolare in ambito lavorativo, resiste il problema del divario retributivo di genere e resta aperta la questione dell’equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e familiare. Il divario retributivo di genere, che rappresenta la differenza media nei guadagni tra uomini e donne con riferimento alla stessa posizione lavorativa, e il divario occupazionale femminile che ancora oggi riguarda il mercato del lavoro rappresentano due elementi su cui avviare azioni più incisive. Per affrontare le discriminazioni di genere, è necessario un approccio olistico che includa politiche volte all’uguaglianza retributiva, nonché programmi di formazione e mentorship dedicati.

L’altra emergenza sociale è quella della violenza di genere. Un dramma che ogni giorno strappa il futuro a ragazze, donne, mogli, madri; un’inaccettabile cronaca di una società che ha smarrito i veri valori quali il rispetto, la libertà e l’amore. Perché chi ama non usa violenza e non uccide, chi conosce il valore del rispetto accoglie, chi conosce l’importanza della libertà non limita quella altrui. Su questo e su tanto altro, urge un impegno condiviso, una partecipazione costante e attiva che promuova un cambiamento culturale reale al fine di costruire una società più giusta, inclusiva e soprattutto umana perché l’umanità, l’amore e l’empatia salveranno il mondo.

 

Donatella Soluri, Presidente Commissione Pari Opportunità Provincia di Catanzaro

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