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Non si può capire il periodo dell’adolescenza senza considerarlo come l’età della nascita degli innamoramenti e dell’amore. Prima di tutto bisogna fare una distinzione dei diversi tipi di amore: c’è quello per il partner, per l’amico, per la famiglia, per se stessi, ed ognuno assume qualità, emozioni ed espressioni differenti.
Secondo Fromm l’origine dell’amore va ritrovata nella solitudine e nella separazione, infatti egli dice: “l’uomo fondamentalmente è solo e morirebbe di solitudine se non trovasse qualcuno con cui unirsi, egli è cosciente di essere venuto al mondo senza volerlo e che morirà senza volerlo e questo senso di impotenza di fronte alle forze della natura e della società che gli rende la vita insopportabile”. Quindi la salvezza sta nella fusione con un’altra persona: nell’amore. Amore è soprattutto DARE e non RICEVERE. Quando una persona ama, dà tutta se stessa senza sottomettersi, ma dona la propria gioia, la sua tristezza, il proprio interesse, e facendo ciò si ricevono dall’altra persona le stesse attenzioni. Le componenti principali su cui si basa l’amore sono: la responsabilità, la libertà, la premura, il rispetto e la conoscenza. L’innamoramento e l’amore, veramente vissuti, aiutano l’adolescente a sviluppare la propria personalità, a rendersi autonomo, tenta di distaccarsi dalla dipendenza dei genitori attraverso i vari comportamenti, cercando di essere più indulgente nei loro confronti o ignorando il loro atteggiamento o, al fine, negandosi, rimane particolarmente attaccato ai propri genitori, soffocando così l’amore nascente. L’innamoramento contribuisce allo sviluppo della personalità, serve all’adolescente per conoscersi meglio, più profondamente, migliora i rapporti interpersonali, serve a superare dubbi, incertezze ed insicurezze, sembra di vivere una nuova vita, più bella, più intensa e più vera.
Ci sono adolescenti che prima di innamorarsi attraversano una fase dolorosa in cui avvertono pesantemente angoscia, inquietudine, insoddisfazione e solitudine. La scelta del partner secondo alcuni teorici è determinata da moventi inconsci che risalgono ai rapporti infantili con i propri genitori. Spesso accade che il partner possa assomigliare o avere la stessa espressione o ancora lo stesso carattere del genitore del sesso opposto. Importante comunque nel provocare l’attrattiva è la bellezza, l’aspetto esteriore, secondo alcuni il primo e solo segnale è quello visivo. L’innamoramento può finire e se si trasforma in amore, avremo la consapevolezza dello stare bene insieme, la maturata convinzione di voler procedere uniti, il naturale prosieguo di chi ha bisogno reciproco dell’altro, accompagnato da tenerezze, stima ed attenzioni, la conferma di volere vivere la vita insieme.
Se l’innamoramento ha termine per una rottura definitiva della coppia avremo periodi di forte depressione, voglia di non veder nessuno, angoscia, delusione, amarezza, momenti in cui anche la serenità degli altri provoca rabbia e rancore. È il momento in cui l’adolescente crede che le ferite causate da questo immenso dolore non possano mai più essere rimarginate. L’amore va costantemente costruito, è una volontà che richiede un insieme di virtù e di capacità di donare amore, vuol dire anche essere consapevoli che la felicità va sviluppata altresì nei rapporti con gli altri e non che dipende esclusivamente dalla persona amata. Con il tempo, man mano che il rapporto diventa più profondo, la sicurezza, la tenerezza, il sacrificio, prendono sempre più importanza e così l’amore della gioventù si trasforma in un amore sereno, dolce e maturo. Perché ciò avvenga, è importante che nella relazione siano presenti tre elementi: “l’intimità”, quindi la confidenza, l’affinità e la condivisione tra i partner e questo porta una coppia a prendersi cura l’uno dell’altro e a manifestare i rispettivi sentimenti. Il secondo elemento è “la passione” ed è legato alla fisicità, l’attrazione fisica, il desiderio, sono ingredienti importanti per la stabilità di una coppia. Ultimo e non meno importante, ma anzi necessario è “l’impegno”, preceduto dalla fase della decisione: si decide di amare qualcuno e poi ci si impegna per rispettare tale scelta, e così facendo, di coltiva questo bellissimo sentimento ogni giorno, come una piantina, che ha bisogno dell’acqua necessaria, che non sia né troppa, né poca; l’Amore ci accompagnerà a condividere insieme, alla persona che abbiamo scelto di amare, la strada verso il “tramonto” della vita.
Concludo con questo bellissimo pensiero di una scrittrice: “Chi ti ama c’è sempre… c’è prima di conoscerti… c’è prima di te” (Margaret Mazzantini).

Dott.ssa Monica Riccio – Psicologa, psicoterapeuta e sessuologa

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